Quello che non ti aspetti dalla birra
Questo è il momento giusto per stappare una fresca birra!
Osserva il bicchiere e avvicinalo al naso, apprezzane ogni suo aroma, guarda la cristallina condensa bagnare la superficie del vetro e gustane una bella sorsata. Non è magnifico?
Se ora ti stai chiedendo da dove provengano questi aromi, odori, sapori, colori, consistenze e qualsiasi cosa tu abbia potuto percepire all’interno del calice, allora non sei un mero bevitore di birra, ma qualcosa di più.
La birra è eclettica. È in grado di stupire ed emozionare il bevitore con un’esplosione di sensazioni. Il panorama mondiale delle birre è caratterizzato oggi da molteplici prodotti, tradizioni, ingredienti territoriali, influenze storiche e culturali, sperimentazioni e innovazioni.
È possibile reperire sul mercato birre alla frutta, oppure che contemplano all’interno della ricetta cereali tipici di una determinata area geografica, come il farro, il sorgo o altri composti amidacei come la castagna. Durante il periodo di Halloween spopolano le birre alla zucca, mentre durante le vacanze natalizie si possono apprezzare sotto l’albero o accanto al presepe versioni ricche di note speziate, resinose o al cioccolato.
Non è un azzardo affermare che la birra è una delle bevande più eclettiche e apprezzate del mondo: può essere dissetante e nutriente, da meditazione o da compagnia, può rinfrescare o riscaldare. È condivisione ed euforia! E lo è ancor più quando la si apprezza in ogni sfumatura.
È infatti imparando a degustare che si apprende come poter apprezzare al meglio le diverse caratteristiche celate all’interno di un bicchiere di birra. Degustare significa interpretare le intenzioni del mastro birraio e comprendere come ha potuto creare la sua opera d’arte, approfondire come utilizzare vista, udito, olfatto, tatto e scoprire il motivo per cui quella pinta ci regala determinate sensazioni o scegliere quale sia il miglior piatto con cui consumarla.
Hai mai provato una Rochefort 8 assieme a un piatto di risotto con Pere e Roquefort? Sublime!
Ecco perché la degustazione è un’esperienza che ogni amante di questa straordinaria bevanda dovrebbe vivere almeno una volta nella vita. Serve ovviamente una grande passione per farsi guidare a un approccio più consapevole, esattamente come accade per il vino, il tè, il caffè e per tanti altri prodotti con una tradizione gastronomica così importante. Serve poi conoscere le tecniche e gli strumenti giusti di analisi, per apprezzarne le proprietà organolettiche senza rischiare di alterarne l’autenticità.
Le condizioni ambientali, così come il tipo di bicchiere utilizzato e le condizioni psicofisiche di chi assaggia, sono fattori determinanti per un’analisi ottimale. I sensi inoltre devono essere preparati e ben allenati per valutarne correttamente le caratteristiche: la qualità della schiuma, il colore, la limpidezza e viscosità sotto l’aspetto visivo, il profumo dominante e le varie note aromatiche sotto l’aspetto olfattivo, il grado di amaro, la gasatura, il corpo e la struttura sotto l’aspetto gustativo.
Conoscere quindi la personalità, il carattere di una birra fino all’anima, cioè fino agli ingredienti specifici e allo stile brassicolo impiegati per la produzione, è possibile soltanto attraverso un attento e appassionato procedimento di degustazione, lo studio della cultura e della storia birraria. E solo dopo aver capito l’anima di una particolare birra non possiamo sbagliare nell’individuare le modalità più adatte di servizio e abbinamento, o le condizioni ideali per consumarla.
Se questo fa nascere in te la curiosità di sapere cosa si cela dietro il mondo delle birre, non perdere gli incontri serali in Diemme Academy con l’esperto Filippo Marangoni, Fermento Birra Taster, gastronomo e formatore in diversi corsi sulla birra!
