LA STORIA DEL CAFFE’ FILTRO
Il caffè filtro è uno dei metodi di preparazione del caffè più antichi e semplici ma il suo perfezionamento avvenne in Germania agli inizi del secolo scorso.
Si tratta di un’invenzione piuttosto recente, progettata e concepita da Melitta Bentz, una casalinga tedesca proveniente da Dresda, che sperimentò un nuovo modo di fare il caffè, trasformandosi nel giro di un decennio in abile imprenditrice nell’ambito del caffè.
Agli inizi del 1900 bere il caffè era ormai diventata pratica ben diffusa, nonostante l’esistenza di tecniche assai arretrate per prepararlo. Per ottenere la bevanda, la donna faceva infatti uso di un antico strumento, il cosiddetto percolatore, cioè una sorta di moka, che lasciava cospicui residui sul fondo della tazza, rendendo di conseguenza un caffè difficile da apprezzare. In commercio già esistevano filtri di lino, che restituivano però un caffè tutt’altro che gradevole a causa dell’elevato livello di amarezza.
Melitta prese così la decisione di impegnare le sue giornate nel progetto e nella sperimentazione di un nuovo filtro. L’ispirazione avvenne grazie all’osservazione e alla sua perspicacia: la carta assorbente del quaderno di scuola del figlio divenne la soluzione ideale, evidenziando una maggiore percezione dell’aroma della bevanda. Non solo, Melitta portò a realizzazione anche una macchinetta da caffè filtro. In che modo? La ottenne perforando il fondo di un pentolino di rame, rivestendolo successivamente con della carta assorbente in grado di filtrare quasi perfettamente il caffè ed eliminare i suoi residui.