Rivoluzione “Third wave of coffee” – Ecco come la tazzina sta cambiando e perché
C’è stata un’epoca in cui il caffè è diventato prodotto di massa: costi accessibili e istantaneità di preparazione facevano passare in secondo piano la qualità stessa della miscela.
In seguito vennero le grandi catene di caffetterie: e il consumatore, desideroso di conoscere più da vicino la sua bevanda in tazza, dall’origine al grado di tostatura, si trovò in realtà inghiottito dal business mondiale del caffè, inteso come esperienza di acquisto e di consumo in un locale dedicato.
Questo fino alla “terza ondata”, la cosiddetta third wave of coffee. Il termine, coniato nel 2002 dal tostatore norvegese Trish Rothgeb, indica un vero e proprio movimento culturale, che ha portato finalmente l’attenzione sul “prodotto caffè” e su ogni fase della filiera.
È l’era delle microroasteries, in cui vengono tostate e presentate direttamente al pubblico le diverse specie e varietà selezionate nelle farm. Non esiste più “il caffè”, ma esistono “tanti caffè” da raccontare. Accanto all’espresso, spuntano o tornano alla ribalta altri metodi di estrazione, che consentono di sperimentare nuovi gusti.
Ma non sembra finita qui. Pare sia già arrivata la quarta, nuova ondata. «Difficile ipotizzare quali saranno gli effetti e le nuove dinamiche prodotte da quella che qualcuno definisce essere la quarta ondata», spiega Matteo Manuzzato – responsabile acquisti verde e controllo qualità Diemme. «Ma di certo, nel pieno della terza, gli addetti ai lavori e non solo hanno una grande opportunità: cavalcare l’onda significa approfondire tutta la filiera del caffè, dalla coltivazione alla tazza, immergersi in sapori unici, inconfondibili, inimitabili.
Conoscere la storia fin dai primi istanti, chiamare per nome i produttori, farsi travolgere dal loro lavoro, dalla loro passione e lasciarsi accompagnare in esperienze sensoriali mai provate nell’assaggio di un espresso o di un caffè filtro rappresenta la vera e propria novità di un mercato che per anni è stato una necessità e un movimento di massa, ma che oggi accomuna e appassiona sempre più consumatori.
Se da una parte rimaniamo legati alla nostra tradizione, dall’altra è molta la curiosità suscitata dai caffè di altissima qualità, in singola origine e spesso addirittura frutto del lavoro di una singola azienda agricola capace di raccontare la propria storia attraverso una tazza di caffè». Stay tuned.